Orario spettacoli:
- MARTEDI 16/05 ore: 17.00
- MERCOLEDI 17/05 ore: 21.00
Borromini e Bernini. Sfida alla perfezione, film diretto da Giovanni Troilo, è un documentario che racconta una delle rivalità artistiche più celebri di sempre, quella tra Francesco Borromini e Gian Lorenzo Bernini, ma si concentra anche sul più grande nemico del primo, ovvero Borromini stesso.
Prima di compiere i vent’anni, Borromini si trasferisce a Roma, dopo aver affrontato un lungo viaggio a piedi da Milano, dove ha lasciato i suoi genitori e un umile lavoro come scalpellino nel Duomo. Il giovane sogna di lavorare nel cantiere più prestigioso del suo tempo, ovvero la Fabbrica di San Pietro. Siamo nel 1619 e Roma è l’epicentro dell’arte occidentale, la città in cui ogni artista spera di raggiungere la fama. Ogni giorno sorge nella Urbe un nuovo cantiere, ogni giorno viene avvito un progetto, che sia per una chiesa, una fontana o un palazzo nobiliare. Dopo la riforma protesta di Martin Lutero, che ha scioccato il mondo religioso, la Chiesa ha deciso di usare l’arte e l’urbanistica non solo come simbolo di grandezza e affermazione nel mondo, ma anche come mezzo di fascinazione persuasione del fedele. Questi concetti sono fortemente radicati nella progettazione della Basilica di San Pietro, l’architettura volta a lanciare il messaggio ecclesiastico in Europa.
Borromini, pronto a inseguire il suo sogno, lascia e si priva di ogni cosa, pur di riuscire a diventare un tutt’uno con l’arte. È giovane, ma ha una sola ambizione ed è pronto a lottare a ogni costo pur di affermarsi. Questo genio solitario cambierà per sempre l’aspetto di Roma, andando contro ogni convenzione e ogni pregiudizio, riuscirà a realizzare una rivoluzione architettonica. Ispirandosi umilmente dal passato, Borromini inventa coraggiosamente un futuro; ma nei salotti Roma secentesca un altro nome riecheggiava oltre a suo: quello del Bernini. La rivalità tra i due geni permetter di popolare la Città Eterna di architetture e opere magnificenti. Eppure, il Borromini aveva un altro nemico, più acerrimo e vicino del Bernini: si tratta della sua stessa arte. Quella passione che l’ha consacrato è divenuta per lui un demone, che ha iniziato a divorarlo dall’interno fino a portarlo a scegliere la morte, pur di toccare l’eternità.